Medieovo al femminile, quanto le donne contavano nella società

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Trotula de Ruggero
view post Posted on 21/10/2009, 13:05




Carissima Madonna Eloisa,
vorrei fare, se me lo permetti, una piccola puntualizzazione su quanto hai detto.

CITAZIONE
comunque è difficile (ma non impossibile) vedere una coppia di coniugi santi (e santi anche e comunque perchè coniugi)

Ciò era materia di una trattazione particolare nel libro di Jean Leclercq La figura della donna nel Medioevo: in quanto patriarca degli studi medievistici sul monachesimo fin dagli anni '30, e monaco cistercense egli stesso, il Leclercq afferma che ciò costituisce un pregiudizio molto diffuso, soprattutto al livello degli agiografisti. Il problema è che quasi nessuno si preoccupa di andare a verificare le fonti reali, dove emergono delle cose molto interessanti.
Ad esempio, Uffing di Werden (X secolo) loda il matrimonio di Santa Ida dicendo che l'amore umano aveva aumentato l'amore per Dio, in questi termini: "è proprio nell'atto stesso del matrimonio che Ida e suo marito sono uniti in un'unica azione e operazione dello Spirito Santo"
 
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Madonna Eloisa
view post Posted on 21/10/2009, 16:55




Forse sono stata fraintesa: io intendevo esattamente quello che dicevi (proprio quando dicevo "difficile ma non impossibile"). Diciamo che nella statistica risultano più santi "solitari" che coniugati.
Diciamo che mi interessava enormemente sviscerare il discorso velo e quindi ho semplificato tutto il resto! :lol:
 
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Trotula de Ruggero
view post Posted on 21/10/2009, 17:08




Scusami se sono stata troppo puntigliosa. Il problema è che questo è appunto un pregiudizio che, secondo quanto lamenta anche Franco Cardini, si ritrova ancora troppo spesso. Invece di continuare a citare sempre gli stessi testi, bisognerebbe scorrerli tutti prima di cominciare a farsi un principio di idea su amore e matrimonio nei secoli medievali.

A proposito, sono materia di altri due bei libri di Jean Leclercq che a suo tempo vi segnalai.

I monaci e l'amore ;
I monaci e il matrimonio.

 
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Madonna Eloisa
view post Posted on 23/10/2009, 09:17




Consiglio la lettura di quest'articolo.
Eugenio Riversi
Note sulla rappresentazione del lignaggio dei Canossa nella "Vita Mathildis" di Donizone, in "Geschichte und Region/Storia e regione", XI/2 (2002), pp. 101-133 © dell'autore.

Che potete trovare e scaricare a quest'indirizzo:
http://centri.univr.it/RM/biblioteca/scaff...genio%20Riversi

L'articolo è molto interessante per come affronta, anche se brevemente, i titoli delle donne della casata Canossa.


 
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Trotula de Ruggero
view post Posted on 23/10/2009, 15:49




Porrei questa domanda a Dame Yolande.
Nel corso della mia ricerca sulle donne medico al di fuori della Scuola Medica Salernitana ho trovato questa pagina molto interessante nel sito dei Guerriers du Moyen Age su Hersende, medico personale del re di Francia Luigi IX già citata da Regìne Pernoud.

Magistra Hersende

Ora, vorrei chiederle di girare questa domanda direttamente a loro, visto che frequenta il loro forum.
Avrei scovato le tracce di un'altra medichessa in particolare, definita in un manoscritto del 1136, del conte Thierry d’Alsace, nella regione di Lilla, Helvidis medica: vi si attesta che essa avrebbe medicato le ferite e le piaghe dei poveri della parrocchia di Saint-Martin de Fives. Non si fa cenno alla famiglia né al marito di quest'ultima, e infatti era una femme sole, dato che nel documento dichiara la sua casa e tutti i suoi beni, dopo la sua morte, andranno alla chiesa. Doveva essere un medico di chiara fama se era così ricca.
I Guerriers du Moyen Age sanno qualcosa di più riguardo a questa donna?

Edited by Trotula de Ruggero - 7/1/2010, 16:19
 
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Dame Yolande
view post Posted on 21/12/2009, 13:53




Ciao,

scusa, non avevo visto il tuo messaggio.

Devo andare sul loro forum e chiederglielo. Lo faro' durante le vacanze di Natale e poi rispondo.

image Scusami tanto...
 
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Trotula de Ruggero
view post Posted on 10/1/2010, 15:04




Grazie.
Ora vorrei rivolgere questa domanda ai romagnoli, in particolare a chi tra voi studia all'università di Bologna, a proposito di donne scienziate.
Nell'opera di due autorevoli storici della medicina, lo statunitense James Joseph Walsh (Education: how old the new‎, 1911, e The thirteenth greatest of centuries‎, ristampa del 1989) e la canadese Kate Campbell Hurd-Mead (A History of Women in Medicine: From the Earliest of Times to the Beginning of the Nineteenth Century, 1938) trovo citata una tale Maria di Novella.
Costei sarebbe vissuta nel XIII secolo (non si specifica esattamente quando), e a soli 25 anni sarebbe divenuta decana della facoltà di Matematica e Filosofia Naturale all'Alma Mater di Bologna. Walsh in particolare riferisce a lei la stessa leggenda che Cristina da Pizzano documenta per Novella d'Andrea, la quale un secolo dopo sarà lettrice di Diritto Civile e Canonico nella stessa università, e cioé che, per non turbare gli studenti con la sua bellezza, insegnasse velata o nascosta dietro una tenda.
Qualcuno potrebbe integrare o correggere questa ricostruzione?
 
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Dame Yolande
view post Posted on 12/1/2010, 13:00




Ecco una copia del messaggio di risposta dal FORUM dei GMA

Posté le 05/01/2010 17:34:18
Profil Editer ce message Répondre en citant ce message /!\ Supprimer le sujet Send a private message to Kalima
après une très rapide recherche, juste quelques bricoles dont je ne mesure pas l'intérêt pour ta copine

micro-info de ce lien : www.whitwellessays.com/docs/DOC_763.doc
"Helvidis, 12th Century
Helvidis is considered to be the first recognized female doctor of northern Europe."

un doc qui est, je crois, en espagnol (ne parlant pas du tout la langue, il s'agit juste d'une hypothèse) : http://dspace.unav.es/dspace/bitstream/101...20SOL%C3%89.pdf
il y est fait mention d'Helvidis page 11, je comprends juste par analogie de termes que c'est une médecin française du XIIème mais je ne comprends pas le reste.


sur un forum anglophone, l'intervention de Louise C parle de femmes médecins dont Helvidis avec une date + précise : 1136
http://answers.yahoo.com/question/index?qi...15164716AA1IjNK

--Message edité par Kalima le 2010-01-05 17:43:35--
 
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Trotula de Ruggero
view post Posted on 12/1/2010, 13:54




Grazie a te e ai Guerriers du Moyen Age.
Conoscevo l'articolo di Gloria Solé, ma non ho potuto trarne nessun riferimento bibliografico su Helvidis. Posso trarne qualcuno soltanto dall'ultimo collegamento, ma mi sembra comunque che su Helvidis, quanto a documentazione ci sia ben poco.
Fammi sapere se viene fuori qualcos'altro su donne medico in Francia. Comunque, quel che ho letto finora mi sembra abbastanza per poter confermare quanto afferma Regìne Pernoud, e cioé che, "nel Medioevo, le donne medico", dame dell'alta società istruite in medicina, monache o mediche vere e proprie, figlie, sorelle o mogli di medico che fossero, "sono un dato di fatto: curano, dispensano rimedi, vegliano su feriti e malati tanto quanto gli uomini". Almeno fin quando la pratica della medicina non sarà sottratta alle donne dall'Università, a partire da quella di Parigi all'inizio del XIV secolo.

Edited by Trotula de Ruggero - 12/1/2010, 15:19
 
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Madonna Eloisa
view post Posted on 5/3/2010, 10:32




Posto una parte dell'email di Alessandro Strinati, "fredericiano", riguardo la storia dei saraceni. Mi sembrava interessante per rimpolpare l'argomento e dare l'idea che anche "al di là" del Mediterraneo c'erano le stesse, o quasi, situazioni.


"Per le fonti sulle donne saracene combattenti dovrei rileggermi molto a riguardo: mi limito nel dirti che su molti testi su Federico II vi è la storia della figlia del Mirabetto, un emiro siciliano del 1222 che si ribellò all'imperatore, la quale, da vera condottiera, diede filo da torcere tanto da suscitare ammirazione nello stesso svevo. Poi vi sono numerosi riferimenti nei testi che ho letto sia sull'epoca di Maometto (diciamo subito dopo la sua morte, con l'espansione dell'islamismo), che in epoche posteriori, ma ora non saprei e non avrei il tempo per farlo."
 
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Trotula de Ruggero
view post Posted on 18/3/2010, 13:29




Tornando sull'argomento "donne medico", vorrei lanciare una provocazione, soprattutto alla francofona Dame Yolande. Scartabellando l'Histoire des Femmes Medicines scritta da Melanie Lipinska nel 1900, mi sono imbattuta in alcuni versi tratti dai Miracles de Notre-Dame di Gauthier de Coincy, che suonano così:

Tout le monde fait esmerveillier
En Salerne, n’a Monspellier
N’a si bonne fisicienne
Tant soit bonne médecienne
Tous ceux sanes cui tu atouches


Se quelli dell'autore non sono meri artifici retorici, questo significherebbe due cose:

  1. Che non solo la Scuola Medica di Salerno, ma anche quella di Montpellier era aperta alle donne;

  2. che le donne potevano essere non solo mediciennes, empiriche, ma anche fisiciennes, veri e propri medici, alla stregua di quelli che avevano studiato nelle università.


Cosa ne pensate?
 
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Madonna Eloisa
view post Posted on 20/3/2010, 15:30




Prima di tutto una domanda Trotula: a che periodo si riferisce Gauthier de Coincy?
Questa domanda, dovuta alla mia infinita ignoranza sull'autore e la sua opera, scaturisce dall'accettazione che la storia delle donne ha un prima e un dopo temporale, rilevato indicativamente con la fine del 1300: di fatti molti storici sottolineano come da quel momento in poi le donne vengano sempre più relegate in ambito famigliare e le loro libertà ridotte di molto.
Una volta avuta una risposta, posso tornare a fare l'avvocato del diavolo per il bene della discussione! Grazie image
 
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Trotula de Ruggero
view post Posted on 20/3/2010, 16:12




Gautier de Coincy scrive all'inizio del XIII secolo un libro dedicato ai miracoli della Madonna: è lei il soggetto di questi versi, che non hanno un tempo specifico. E c'è da dire che nemmeno io ho letto i Miracles de Notre-Dame: quello stralcio era citato nel saggio della Lipinska. Quello che l'autore vorrebbe dire (se ho letto bene) è che non c'è medico, istruito o no, migliore della Madonna.
Il problema è questo: perché, riferendosi ai medici di Montpellier e di Salerno usati come termine di paragone, l'autore usa il femminile invece del maschile?
 
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Dame Yolande
view post Posted on 24/3/2010, 17:17




Devo guardare meglio il testo "Miracles de Notre Dame" perché il contesto è molto importante. Ma come primo approccio sono d'accordo con te.
 
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Trotula de Ruggero
view post Posted on 24/3/2010, 17:23




Visto che sei qui, Dame Yolande, ne approfitto per inserire un video di una trasmissione canadese dei primi anni '80: un'intervista a Regìne Pernoud.

http://archives.radio-canada.ca/emissions/620-15476/page/1/
 
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85 replies since 11/11/2008, 12:35   3996 views
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